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Studio di Ginecologia ed Ostetricia
della Dott.ssa Rosa Di Meo
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I mutamenti che corpo il corpo attraversa nelle diverse età possono creare dubbi o problemi via via differenti. E differenti sono le esigenze, gli esami, le patologie e la loro prevenzione.

In questa sezione troverete informazioni e suggerimenti in proposito, suddivisi per fasce di età.


Adolescenza
É bene avere un primo incontro al momento dello sviluppo, dopo le prime mestruazioni, per valutare le condizioni del sistema genitale e riproduttivo femminile in questa fase importante di cambiamento.
Poi si fanno regolari visite in base alle necessità seguendo le indicazioni del medico. Ecco i motivi che più frequentemente possono portare a consultare un ginecologo nella fascia d'età che va dalla prima mestruazione alla maggiore età.

Amenorrea - L'assenza di ciclo mestruale
La amenorrea non è una malattia di per sè. Non è pericolosa, ma rischiosi possono essere invece cause ed effetti. In particolare un'alimentazione irregolare, diete drastiche o attività sportiva praticata a livelli intensi o agonistici, possono scatenare nelle adolescenti questo fenomeno.
Un consulto ginecologico può aiutare, se il problema si protrae nel tempo, a evidenziare la causa e quindi a trovare la soluzione più adatta.

Dismenorrea - Quando le mestruazioni sono dolorose
É il disturbo del ciclo di gran lunga più frequente, anche tra le ragazze giovani. Nel 95% dei casi non dipende da cause organiche (cioè malattie dell'utero o delle ovaie) ma solo dal fatto che l'organismo produce troppe prostaglandine e troppo progesterone nella seconda metà del ciclo.
Per escludere problemi organici è indicata una visita ginecologica o, specialmente se non vi sono ancora stati rapporti, una ecografia pelvica.
Se non ci sono problemi organici, la dismenorrea può essere alleviata o eliminata aumentando l'attività fisica, specialmente con ginnastica aerobica e tecniche di rilassamento.
Se il problema permane, il ginecologo potrà suggerire dei farmaci anti-prostaglandinici come la banale aspirina o l'assunzione della pillola contraccettiva.

HPV - Papilloma virus - Il test e il vaccino
L'infezione da papilloma virus umano, o HPV, è molto comune. Molte persone hanno l'HPV senza saperlo. La trasmissione avviene per via sessuale e, nella maggior parte dei casi, è innocua. Talora può invece provocare alterazioni che favoriscono la formazione di tumori nel collo dell'utero.
L'infezione virale da HPV non significa necessariamente che una donna svilupperà anomalie cellulari e tanto meno un tumore del collo dell'utero: segnala semplicemente la presenza di un fattore di rischio e pertanto la necessità di eseguire controlli più ravvicinati e accurati.
Questi controlli permettono di rilevare per tempo quelle lesioni del collo dell'utero che sono state riconosciute come precorritrici del tumore del collo dell'utero. Esse, quando sono diagnosticate con la colposcopia, possono essere rimosse con semplici trattamenti chirurgici eseguiti ambulatorialmente.
Recentemente sono stati sviluppati dei test (HPV-DNA test) in grado di identificare i tipi virali coinvolti nello sviluppo del tumore cervicale. Qualora il test risulti negativo può essere utile ricorrere al vaccino contro Pavillomavirus, in Italia disponibile a partire dall'estate 2007, gratuitamente fino ai 12 anni.

Contraccezione - La scelta del metodo più adatto
I metodi contraccettivi più adatti in questa fascia d'età sono la pillola e il condom (o preservativo).
La pillola è il metodo contraccettivo più sicuro con una efficacia che si avvicina al 100%: blocca l'ovulazione, riduce la crescita della mucosa che riveste la cavità uterina, induce una alterazione del muco cervicale ostacolando così il passaggio degli spermatozoi e altera la motilità delle tube con ostacolo al passaggio di un eventuale ovocita.
La pillola deve essere prescritta dal ginecologo che valutarà eventuali controindicazioni.
In alternativa il condom, o preservativo, è un metodo che, se usato correttamente, ha elevata sicurezza (95%). È un metodo meccanico, che impedisce cioè il contatto diretto tra le mucose genitali, rendendo impossibile la fecondazione. E' un metodo che ha inoltre un'azione protettiva nei confronti delle malattie sessualmente trasmesse, ed in particolare dell'AIDS.


Giovani donne
Tra i 20 e i 35 anni, con una vita sessuale regolare, è importante verificare il proprio stato di salute con visite ginecologiche annuali o in occasione degli eventi più frequenti in questa fascia d'età.

Malattie sessualmente trasmesse
Le donne in questa fascia d'età hanno generalmente vita sessualmente attiva. È importante tener conto del rischio di malattie che si possono trasmettere durante i rapporti e, nel caso di rapporti a rischio, consultare un ginecologo.
Tra queste malattie non esiste solo l'HIV.
Infatti continuano ad esistere ancora le altre care vecchie malattie sessualmente trasmesse:
  • la sifilide e le altre malattie con ulcere genitali,
  • le infezioni da gonococco,
  • le infezioni da trichomonas vaginale,
  • le vaginosi batteriche,
  • le vaginiti con perdite bianche,
  • le infezioni genitali da Chlamydia,
  • le infezioni genitali da Herpes Virus (HV),
  • le infezioni da Papilloma virus (HPV)
  • i parassiti! (scabbia e pidocchi).

Gravidanza
Nel caso di una gravidanza i casi sono due, o è ricercata oppure è il risultato indesiderato di un rapporto a rischio.

Gravidanza indesiderata
Se si è consapevoli di avere avuto un rapporto a rischio è possibile ricorrere alla contraccezione del giorno dopo.
La contraccezione del giorno dopo (o post-coitale, CPC) è utilizzata per prevenire una gravidanza indesiderata, ma non è né un metodo anticoncezionale né un metodo abortivo.
Non è un anticoncezionale perchè non va usata regolarmente: si usa soltanto in caso di "emergenza", dopo un rapporto a rischio (non protetto).
Non è abortiva perchè si interviene prima che avvenga la fecondazione o prima che un eventuale uovo fecondato si impianti nell'utero, perciò prima dell'inizio di una gravidanza.
Se non si è ricorsi alla CPC e la gravidanza è iniziata è possibile ricorrere alla interruzione di gravidanza, per la quale è necessario rivolgersi al ginecologo che vi indirizzerà alla struttura ospedaliera più adatta. L'intervento viene generalmente fatto in day hospital.

Gravidanza ricercata
Se si desidera un figlio è importante fare un'ecografia di controllo quando la gravidanza è accertata utilizzando uno dei test comunemente in commercio.
Successivamente, oltre alle ecografie di controllo, gli esami consigliati, sopratutto dopo i trent'anni, sono la villocentesi e l'amniocentesi, che consentono la diagnosi precoce di eventuali malformazioni del feto.


Donne Mature

Vampate ed altri disturbi della menopausa
All'avvicinarsi della menopausa cala la produzione degli estrogeni. Questo calo nei livelli ormonali provoca la fine delle mestruazioni ed altri cambiamenti del corpo.

I disturbi più comuni nella menopausa:

  • vampate di calore,
  • l'eccessiva sudorazione (specie notturna),
  • gli improvvisi arrossamenti del viso e del torace,
  • disturbi del sonno

Dopo alcuni anni possono presentarsi anche:

  • senso di fastidio ai genitali esterni,
  • secchezza vaginale e dolore durante i rapporti sessuali.

Non è invece certo che dipendano dalla menopausa:

  • gli sbalzi d'umore,
  • la depressione,
  • l'ansia,
  • il calo della soddisfazione sessuale,
  • il calo della memoria,
  • la comparsa di frequenti infezioni della vescica (cistiti),
  • dolori muscolari, mal di schiena, senso di stanchezza.

La terapia sostitutiva in menopausa è sicuramente efficace:

  • ad alleviare il numero e l'intensità delle vampate,
  • nel ridurre i risvegli notturni causati dalle vampate,
  • nel ridurre fastidi ginecologici quali secchezza vaginale e dolore nei rapporti,
  • nel ridurre il rischio di tumori al colon e al retto (dopo 3 anni di terapia).

Non conviene assumere la terapia sostitutiva solo per prevenire osteoporosi e fratture, perchè a questo scopo esistono terapie più specifiche con minori rischi per la salute. La diminuzione del rischio di fratture si ha dall'inizio della terapia ma cessa al termine della terapia sostitutiva.

La terapia sostitutiva inoltre non è sicuramente efficace nel ridurre il numero di episodi di cistite e il rischio di infarto del miocardio.
Può invece aumentare il rischio di:

  • Incontinenza urinaria.
  • Tumori al seno. (dopo 4 anni di terapia)
  • Ictus. (dopo 1 anno di terapia)
  • Trombosi venosa. (da subito)
  • Calcolosi alla colecisti.
  • Alzheimer.

Conviene pertanto assumere la terapia solo il tempo necessario ad alleviare i sintomi, soprattutto se essi sono molto fastidiosi.



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